I “Leoni” di Frosinone sono una delle tante iniziative sportive messe in campo dal Gruppo Idee per implementare i benefici dello sport per i detenuti. Benefìci che possono essere psicologici, individuali, relazionali, comportamentali, ecc. ecc.
Un esempio concreto di attività tenutesi in questi anni è il progetto “Un calcio al pregiudizio” (con il supporto dell’ASI in accordo con la Direzione della Casa Circondariale) grazie al quale si è tenuto un incontro di calcio amichevole tra la squadra dei detenuti e l’ASD Little Italy, formazione composta da rifugiati richiedenti asilo.
Al termine della gara il vicepresidente dell’Asi, Emilio Di Nunzio, ha regalato ad ognuno dei partecipanti una medaglia. Molti gli ospiti all’evento, tra i quali: il delegato provinciale della Lega nazionale dilettanti, Tagliaferri, l’assessore alle politiche sociali e allo sport Giampiero Fabrizi, la senatrice Maria Spilabotte e per l’ufficio del garante dei tenuti del Lazio, Mauro Lombardo e il consigliere Scaccia. (fonte Ciociariaoggi.it)
Al di là del risultato (per la cronaca l’incontro è stato vinto per 1-0 dalla squadra dei Leoni di Frosinone), l’intento è sempre quello di confronto con – e tra – realtà “difficili” avendo come base comune i valori dello sport come perimetro di regole sociologicamente accettate. Essendo oramai consci quanto lo sport possa aiutare a metabolizzare percorsi altrimenti difficilmente assimilabili, dando un grande sostegno oltre che una incredibile valvola di sfogo.